Costituito da proteine trasparenti ed elastiche, il cristallino dell'occhio a volte può opacizzarsi in seguito a un'alterazione delle sue componenti proteiche. Questa alterazione è chiamata cataratta: se vuoi scoprire come riconoscere e curare la cataratta contatta lo studio del Dr. Minicucci Renato Oculista a Pescara.
La cataratta può avere diverse cause, quella più comune è sicuramente l'invecchiamento: la cataratta si presenta spesso in età senile e sembra che, oltre all'età, anche l'ossidazione provocata dai raggi del sole possa favorire l'opacizzazione del cristallino.
La cataratta inoltre può essere congenita, o dovuta a malattie oculari come uveiti e glaucoma. Ancora, può essere causata da altre malattie come diabete, emodialisi e distrofia miotonica.
Infine, l'assunzione di alte dosi di cortisone e l'esposizione a microonde, folgorazioni e radiazioni ionizzanti possono causare la cataratta.
Prestare particolare attenzione all'insorgenza di alcuni sintomi può aiutarti a riconoscere e curare la cataratta.
Tra i sintomi più comuni vi è la comparsa di miopia, ipermetropia o astigmatismo, ma a volta anche la diminuzione di un preesistente difetto visivo può rappresentare un sintomo.
Sempre aggiornato alle novità del settore, il Dr. Minicucci Renato a Pescara utilizza tecniche all'avanguardia per l'asportazione della cataratta e la sostituzione del cristallino con una protesi di nuovo modello Eyhance IOL, che assicura una visione migliore sia per lontano che per vicino.
Sempre aggiornato alle novità del settore, il Dr. Minicucci Renato a Pescara utilizza tecniche all'avanguardia per l'asportazione della cataratta e la sostituzione del cristallino con una protesi su misura.
Chi è già stato operato di cataratta potrebbe subire un ritorno della malattia.
Quando il cristallino viene sostituito, normalmente viene lasciata la sua "buccia" all'interno dell'occhio. Questa però potrebbe opacizzarsi, causando un ritorno della cataratta . Grazie al laser Yag è possibile eliminare in pochi secondi la capsula opaca e restituire la vista al paziente.